Il termine psicosi viene usato per descrivere i disturbi e i sintomi che influiscono sulle funzioni mentali in assenza di consapevolezza da parte del soggetto, determinando una perdita del rapporto con la realtà e dei confini dell’Io. La psicosi è un disturbo che e si manifesta prevalentemente in età giovanile ed è curabile attraverso una serie di interventi farmacologici e psicoterapeutici. La psicosi può portare a cambiamenti dell’umore e delle funzioni mentali e provoca l’insorgere di idee anormali, per cui lo stato d’animo in cui si trova il paziente è di un’estrema sofferenza e disorientamento. Chi soffre di un episodio psicotico per la prima volta non si rende conto di quello che gli sta accadendo, e lo stato di angoscia potrebbe anche aumentare a causa della paura che le malattie mentali inducono: i sintomi sono estremamente tormentosi e completamente sconosciuti e lasciano il soggetto in uno stato di confusione.

La scienza medica considera la psicosi determinata da un insieme di fattori biologici, ambientali e relazionali che spesso si evidenziano nei momenti di maggiore stress. Questi sintomi spesso emergono negli individui vulnerabili come reazione a tensioni emotive, abuso di droghe o cambiamenti sociali. Vi è una soggettività e una risposta personale ai fattori predisponesti, essi potrebbero essere più o meno importanti in una persona che in un’altra. Nel primo episodio di psicosi, risulta quindi necessario che il paziente si sottoponga ad una visita completa per escludere che ci siano problemi di carattere medico-fisiologico e per poter stilare una diagnosi il più precisa possibile. Questo generalmente coinvolge test di ambulatorio ed un’intervista psicologica dettagliata.

Osserviamo i sintomi più caratteristici, anche se la definizione più ristretta del termine psicotico fa riferimento ai deliri e alle allucinazioni rilevanti.

Confusione delle funzioni mentali: Le funzioni mentali relative alla vita dì tutti i giorni diventano confuse o non seguono una successione logica. La persona si esprime con frasi poco chiare o che non hanno alcun senso, spesso con “un’insalata” di parole ed ha difficoltà a concentrarsi, a seguire una conversazione o a ricordarsi le cose. Le sue funzioni mentali perdono un tempo naturale e sono molto rapide o molto lente.

I deliri: sono convinzioni erronee, che di solito comportano un’interpretazione non corretta di percezioni o esperienze. Il loro contenuto può includere una varietà di temi (per es. di persecuzione, di riferimento, somatici, religiosi o di grandiosità). I deliri di persecuzione sono più comuni; la persona è convinta di essere tormentata, inseguita, ingannata, spiata, o messa in ridicolo. I deliri di riferimento sono pure comuni; la persona è convinta che certi gesti, commenti, passi di libri, giornali, parole di canzoni, o altri spunti provenienti dall’ambiente siano diretti specificamente a sé stessa.

Disturbo illusorio: II problema principale di questa malattia consiste nell’avere forti convinzioni in cose che non sono vere. La persona che soffre di un episodio psicotico è comune che abbia convinzioni false, tali convinzioni prendono il nome di illusioni. Essa è convinta che le sue illusioni siano vere al punto che anche il discorso più logico non riesce a farle cambiare idea. Il pensiero si concretizza spesso su di una centralità personale con punte persecutorie, facendo diventare la relazione con l’altro molto complessa, difficilissima e quasi impraticabile.

Allucinazioni: La persona che si trova in uno stato di psicosi vede, sente, odora o prova cose che in realtà effettivamente non esistono, la percezione sensoriale viene talmente amplificata, come risultato di un sistema difensivo, e per esempio potrebbe udire voci che nessun altro riesce ad udire o potrebbe vedere cose inesistenti. Le cose potrebbero avere un sapore o un odore come se fossero avariate o addirittura avvelenate. Dunque Le allucinazioni possono manifestarsi con qualunque modalità sensoriale (per es. uditiva, visiva, olfattiva, gustativa e tattile), ma le allucinazioni uditive sono di gran lunga le più comuni. Le allucinazioni uditive sono generalmente sperimentate come voci, sia familiari che non familiari, che vengono percepite come distinte dai pensieri propri della persona. Le allucinazioni che si manifestano durante l’addormentamento o durante il risveglio sono considerate nell’ambito della gamma delle esperienze normali.

Cambiamenti comportamentali: L’individuo che soffre di psicosi si comporta in modo diverso dal solito. Può essere estremamente attivo o letargico oppure può rimanere tutto il giorno senza far niente. Talvolta ride quando non è il caso o va in collera oppure è sconvolto senza una causa apparente. Spesso i cambiamenti comportamentali sono correlati ai sintomi sopra descritti. Per esempio c’è chi smette di mangiare perché si preoccupa che il cibo sia avvelenato o non riesce a dormire perché ha paura di qualcosa.

Psicosi provocata da droghe: L’uso di droghe e di alcol o l’astinenza da droghe o da alcol può essere associato alla manifestazione di sintomi psicotici. Talvolta tali sintomi si risolvono rapidamente a mano a mano che gli effetti di tali sostanze vanno dissipandosi. In altri casi, la malattia potrebbe durare più a lungo, ma trae sempre origine dal consumo di droghe.

Psicosi organica: A volte i sintomi psicotici potrebbero manifestarsi dopo una lesione cerebrale o dopo una malattia fisica che incide sulla funzione cerebrale, come per esempio l’encefalite, l’AIDS o un tumore. Di solito sono anche presenti altri sintomi es. problemi della memoria e confusione mentale.

Psicosi reattiva di breve durata: I sintomi psicotici insorgono all’improvviso come reazione ad un forte stress per esempio una morte in famiglia o un cambiamento di circostanze. I sintomi possono essere gravi, ma il paziente si rimette rapidamente nel giro di pochi giorni. Disturbo bipolare (crisi maniaco depressiva) e Depressione psicotica: Nel disturbo bipolare, la psicosi si manifesta come parte di un’alterazione generale dell’umore, per cui il paziente va incontro a crisi depressive o a crisi maniacali associate a pensieri deliranti. Quando i sintomi psicotici sono presenti, essi tendono a corrispondere all’umore del paziente. Per esempio se è depresso potrebbe sentire voci che gli dicono di suicidarsi oppure sviluppare un delirio di gelosia nei confronti della moglie, mentre se è allegro eccitato potrebbe credersi speciale e di poter compiere grandi imprese.

Disturbo schizofreniforme: II disturbo schizofreniforme è simile alla schizofrenia, tranne che i sintomi durano pochi mesi.

Disturbo schizoaffettivo: Questa diagnosi viene effettuata nei casi in cui il paziente mostri consecutivamente e simultaneamente i sintomi di un’alterazione dell’umore (es. crisi depressiva o maniacale) ed i sintomi della psicosi. In sintesi il quadro clinico non è tipico di un’alterazione dell’umore o della schizofrenia ma sono in concomitanza.